mercoledì 29 marzo 2017

NESSUNO VUOLE OSPITARE LE OLIMPIADI!

Dopo Boston e Roma, anche Amburgo e Budapest rinunciano a ospitare i Giochi Olimpici del 2024. Alla base ci sono motivi economici e un modello imposto dal CIO non sostenibile.

Il logo delle Olimpiadi
 La notizia è passata inosservata e non se ne parla molto. Anche Budapest – dopo Boston, Roma e Amburgo – ha ritirato la propria candidatura per ospitare i Giochi Olimpici del 2024, a seguito del rifiuto dell’opinione pubblica. Rimangono quindi in gara solamente Los Angeles (sostituto di Boston, candidato iniziale) e Parigi. La stessa cosa è accaduta per i Giochi Invernali del 2022: le uniche candidate rimaste erano Almaty in Kazakistan e Pechino in Cina (quest’ultima se la è aggiudicata) 


Pierre De Coubertin
Insomma, c’è un gran "fuggi-fuggi" generale, da quella che un tempo era ritenuta una benedizione, per la città e la nazione che ospitava i Giochi di De Coubertin, l’aristocratico francese che fondò le moderne Olimpiadi.
Ma perché sta succedendo tutto questo? Il motivo principale riguarda, senza ombra di dubbio, l'aspetto economico . Uno studio condotto dalla Business School dell’Unviversità di Oxford rivela che nel periodo che va dal 1960 al 2016, il superamento del costo medio è stato del 156%. Tale over budgeting è cresciuto esponenzialmente andando avanti con gli anni, al punto che per le prossime Olimpiadi di Tokyo (2020) i costi sono quadruplicati rispetto alle previsioni iniziali.

 Tutto questo nonostante non manchino gli sponsor, come pure i diritti di trasmissione tv. Recentemente Comcast, la società madre di NBC Universal, ha pagato l’enorme cifra di 7,75 miliardi di dollari per l’esclusiva televisiva per il periodo 2022-2032: c’è però da dire, che solo il 30% dei ricavi televisivi vanno al paese ospitante, tutto il resto se lo prende il CIO (Comitato Olimpico Internazionale). 

L’ultima città ad essersi accaparrata il 69% dei ricavi tv è stata nel 1992 Barcellona; da allora il Comitato Olimpico ha cambiato le regole, rendendo sempre meno sostenibile il modello economico per la città ospitante.


In realtà una situazione simile si era già presentata negli anni ’70: allora gli attacchi terroristici e i boicottaggi continui, avevano lasciato solo Los Angeles come unica candidata a ospitare i Giochi del 1984: ci pensò Peter Ueberroth, uomo d’affari promotore dell’evento, che chiese un grosso aiuto ai contribuenti e impose condizioni spartane ai partecipanti, come ad esempio far dormire gli atleti nei dormitori universitari. Risultato? Un profitto per la città di 215 milioni di dollari che rilanciò l’istituzione dei Giochi Olimpici.

Ma torniamo nel presente e cerchiamo di capire quali sono le soluzioni che si prospettano per risolvere questa "fuga delle città". Innanzitutto modificare il modello esistente del Comitato e concedere una quota maggiore degli introiti alla città ospitante o, quantomeno, la promessa di coprire una parte del superamento dell’over budget.

Sede del Fondo Monetario Internazionale a Washington
 Ma in molti, tra cui Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, propendono per la soluzione più radicale, ovvero quello di designare un paio di città che ospitino le Olimpiadi permanentemente. Certo, si perderebbe un po’ la “magia” delle Olimpiadi ogni quattro anni in un luogo diverso, ma ci sarebbe  una grande ottimizzazione dei costi e benefici sul risultato finale.

sabato 25 marzo 2017

CONSIGLI UTILI PER RISPARMIARE L'ACQUA

Qualche giorno fa si è tenuta la giornata mondiale dell'acqua, senza ombra di dubbio è il bene più importante per l'intera umanità. Nel mondo c’è chi fa il bagno in acqua potabile ogni giorno e poi ci sono 923 milioni di persone che, secondo il Consiglio Mondiale dell’Acqua, non hanno accesso a fonti di acqua potabile sicura. L'Italia, secondo il Food Sustainability Index-Fsi, è il sesto paese al mondo per disponibilità di acqua, ma ne consuma davvero moltissima: 6.115 litri in media al giorno, superiore del 25% rispetto alla media europea e del 66% rispetto a quella mondiale. Secondo la Fondazione Barilla for Food & Nutrition sono soprattutto le produzioni agroalimentari a consumarne di più.

Secondo uno studio condotto da In a Bottle, il 46% dei cittadini è allarmato per un prossimo esaurimento della risorsa. «Circa 1 italiano su 3 è spaventato per lo spreco nelle reti idriche, mentre 1 su 4 ha adottato comportamenti più corretti sia a livello individuale, sia nell’educazione dei propri figli (21%) o nella sensibilizzazione degli altri (11%)». 
Se il Consiglio Mondiale dell’Acqua chiede a tutti i governi di focalizzarsi sui problemi legati alle risorse idriche e di stanziare una parte cospicua della loro spesa per garantire a tutto il pianeta l’accesso a fonti di acqua sicura, da parte mia posso darvi alcuni consigli, che possiamo mettere in pratica ogni giorno per migliorare la gestione dell’acqua e premunirci di fronte ai rischi idrici che il cambiamento climatico in corso può generare. 

- Preferite la doccia. In media, riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore. Certo che se dopo ci state le ore è tutto inutile... quindi cerchiamo di usarla per il tempo che occorre senza "cingischiare" troppo!
- Installate rubinetti areati. Mescolare l'aria con l'acqua aumentandone il getto, dunque rendendolo più potente, ma diminuendo il consumo del 30%.
- Chiudete il rubinetto. Sembrerebbe ovvio, ma ricordatevi di chiudere bene il rubinetto quando finite di utilizzarlo, o anche nei tempi morti, mentre vi spazzolate i denti, vi insaponate i capelli, lavate i piatti e riapritelo solo in fase di risciacquo.
UNA LAVASTOVOGLIE
- Usate la lavastoviglie solo a pieno carico. Se possedete vecchi modelli, vi conviene sostituirli con quelli di nuova generazione (A+), risparmierete sui consumi idrici futuri.
- Riusate l'acqua pulita. Se, per esempio, avete lavato la frutta o la verdura in una ciotola, usatela poi per innaffiare le piante. L'acqua di cottura invece, ricca di amido, è un ottimo sgrassante.
 - Tamponate le perdite. Goccia dopo goccia, in un anno, una perdita d'acqua può arrivare a sprecare centinaia di litri. Quindi oltre a tamponarla, è importante che riusciate a fermarla, "tirando" eventuali bulloni che si possono essere allentati con il tempo o, se non si riesce a risolvere il problema da soli, chiamando un idraulico magari!
- Scegliete lo scarico differenziato. In bagno, per lo sciacquone, scegliete il doppio pulsante, così da poter scegliere la quantità d'acqua.
- Lavate l’auto con secchio e spugna. Può sembrare che ci voglia un'infinità, ma in realtà non impiegherete molto tempo e sarete sicuri di fare un buon lavoro. Ma soprattutto risparmierete molta acqua, rispetto al getto di un tubo o di un'idropulitrice.
- Raccogliete l’acqua piovana e quella dei climatizzatori. Sfruttatela per usi non potabili come lavare l’auto o innaffiare.

Questi sono i consigli che mi sono sentito di darvi, dopo sta ad ognuno di noi, nel suo piccolo, fare di tutto per essere più parsimoniosi possibile. Ricordatevi che l'acqua è un bene comune e è importante non sprecarla, anche per rispetto di tante persone che non hanno sempre la fortuna di averla a disposizione.

venerdì 17 marzo 2017

CUNNILINGUS: I SEGRETI PER FARLA IMPAZZIRE!

Parliamo oggi di un argomento un po' scottante. Molte donne ritengono che ad alcuni uomini non piaccia praticare il sesso orale, anche noto come CUNNILINGUS e chissà, probabilmente hanno anche ragione
Già, perché non bastano solo le misure o il "saperlo usare": un uomo che conosce i trucchi giusti per farle impazzire guadagna punti; ed è proprio qui che entra in gioco il cunnilingus. "Non ce l’hai lungo? Pazienza, che problema c'è! Basta che almeno la  lecchi bene!

Per farlo servono impegno, dedizione, allenamento, comunicazione. Ecco allora per voi, ragazzi miei,i piccoli, fondamentali trucchetti per saperci fare con il cunnilingus:
Non arrivate subito al clitoride: So che la tentazione di arrivare subito ad agire in quel punto è forte, ma quella è una zona molto sensibile ed è probabile che, se stimolata subito, dia alla vostra donna più fastidio che piacere.
Lingua piatta: Cominciate con leccate larghe come se doveste accarezzarla e solo in seguito cominciate ad usare la punta della lingua.
Fate piano e dolcemente: Ma non troppo, altrimenti la farete addormentare più che eccitare! Scherzi a parte, metteteci il tempo che ci vuole per fare una cosa fatta bene e non abbiate fretta. 

Usate anche le dita: Anche qui metteteci calma e attenzione, facendo caso a come lei risponde agli stimoli e magari in contemporanea usate anche la lingua, per farla esplodere di piacere!

Variate ritmo e velocità e anche posizione: Non c’è niente di peggio della monotonia e questo vale anche per la vagina della vostra bella. Oltre alla velocità è bene variare anche la pozione ogni tanto. Non è detto che lei debba stare per forza a gambe spalancate e pancia in sù! Potete anche metterla a pecorina, sdraiata su un fianco con la gamba alzata, potete farla stare in ginocchio sopra di voi: ci sono un sacco di posizioni possibili, peccato limitarsi a una.
Attenzione alla respirazione: Non stiamo facendo una gara di apnea e nemmeno siamo dei palombari! Respirate con calma. Se vi va sussurratele anche parole dolci o datele dei baci, tutto serve! Una cosa però è ASSOLUTAMENTE da evitare: NON SOFFIATECI DENTRO! Per lei è molto fastidioso e anche imbarazzante, visto che l'aria nel ritornare fuori emette una sorta di "scoreggia vaginale". Ma sì dai, avete capito di cosa parlo! Vi sarà capitato di sentirla, magari in altre circostanze, come durante la penetrazione in determinate posizioni.
 
Non solo vagina: Stimolate tutto il corpo. Potete usare le dita per accarezzarle in primis i capezzoli(questo le farà impazzire!) ma anche le cosce, le braccia, il sedere e chi più ne ha, più ne metta! Proprio riguardo quest'ultimo,  un'altra soluzione potrebbe essere stimolarlo con le dita all'interno. L'ano è una zona molto erogena e piena di terminazioni nervose, proprio come la vagina e stimolarlo può darle davvero molto piacere. Non tutte le donne ci vanno matte, ma tranquilli se non gradirà sarà lei stessa a farvelo sapere; com'è che si dice: "Tentar non nuoce!" 

Comunicate con lei: Come suggerisce il finale del punto precedente, lei in genere non manca di comunicare eventuali "errori o inesattezze"! Ed è così che deve essere: se non ci vengono dette le cose, come facciamo ad impararle!?!? Certo che è anche importante usare un po' di tatto, sia da una parte, che dall'altra, per evitare di far sentire a disagio il proprio partner. Mentre esplorate il suo corpo, potete anche chiederle se le piace quello che state facendo. È il modo migliore per capire se state sbagliando qualcosa.

Barba, baffi e pizzetto aiutano: Sembrerebbe che spesso barba, baffi e pizzetto, soprattutto nella zona del mento, diventino alleati del cunnilingus. Io personalmente ho 4 peli in viso, ma se voi siete amanti della "peluria folta", sappiate che alcune donne dicono di provare un piacevolissimo solletico, che a volte le aiuta anche a raggiungere prima l’orgasmo!
Usate anche sex toys: Niente e nessuno vi vieta di usare accessori o giocattoli erotici, come ad esempio anelli fallici o vibratori. Prendeteli della dimensione che preferisce la vostra compagna, perfetti se sono dedicati al punto G.


Direi che ci siamo, questi sono i trucchi del mestiere per il cunnilingus perfetto! Non mi resta che augurarvi buon divertimento!

mercoledì 15 marzo 2017

PERCHE' E' MEGLIO NON CARICARE LO SMATHPHONE SU UNA PRESA PUBBLICA

Facciamo un esempio pratico! Sei in aeroporto, il volo è in ritardo e l'iPhone "sta per morire". Quante volte succede?  Della serie: «La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità!» Effettivamente, volendo applicare la legge di Murphy al concetto di reperibilità telefonica, oseremmo dire che ogni volta che serve DAVVERO il cellulare carico di batteria risulterà scarico. Magari non proprio ogni volta, ma spesso! Per fortuna abbiamo imparato la lezione e abbiamo sempre con noi un caricabatterie. Ormai non è così difficile trovare una presa per ricaricare il proprio smathphone in molti luoghi pubblici, ma bisogna stare attenti!

                                                                                      
 L’esperto di tecnologia Michael Bruemmer, che lavora per la società americana Experian, è stato intervistato dal sito Purewow.com. Egli sostiene che collegare il proprio caricabatterie a una presa pubblica potrebbe compromettere il cellulare e soprattutto tutte le informazioni contenute in esso. «Pensate a quando collegate un telefono al computer utilizzando il cavo di alimentazione. È possibile scaricare tutti i dati, foto, video, applicazioni, note vocali, ecc. in pochi minuti. Ecco, pensate ora cosa potrebbe succedere attaccando il telefono a una presa pubblica! Virus a parte, immaginate quanti hacker potrebbero agganciare tutti i vostri contenuti altrettanto rapidamente». Questa probabilità viene alimentata soprattutto se si usa una porta USB pubblica (vedi aeroporti e auto a noleggio, per esempio) Quindi attenzione sempre a come ci muoviamo e se siamo in giro e abbiamo assolutamente bisogno di caricare il nostro smarthphone, valutiamo bene il luogo in cui ci troviamo, prima di commettere qualche errore che potrebbe costarci caro!!

martedì 14 marzo 2017

COME E' DIVISO IL PRODOTTO INTERNO LORDO NEL MONDO


Secondo gli ultimi dati della Banca Mondiale a Febbraio, gli Stati Uniti restano ancora la nazione con la più grande economia del mondo.


Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è quasi un quarto di quello mondiale (24,3%), quasi il 10% in più rispetto alla Cina (14,8%) e il 18% in più rispetto al Giappone (5,9%)

Ecco la classifica delle prime 10 nazione con il più alto PIL:

1- Stati Uniti (18.030 miliardi di dollari)
2- Cina (11.000 miliardi di dollari)
3- Giappone (4.380 miliardi di dollari)
4- Germania (3.360 miliardi di dollari
5- Regno Unito (2.860 miliardi di dollari)
6- Francia (2.420 miliardi di dollari)
7- India (2.090 miliardi di dollari)
8- Italia (1.820 miliardi di dollari)
9- Brasile (1.770 miliardi di dollari)
10- Canada (1.550 miliardi di dollari) 

Come si divide il PIL mondiale



















A livello continentale, però, la vera dominatrice è l'Asia: essa rappresenta da sola più di un terzo del PIL mondiale (33,84%) e supera di molto il Nord America (27,95%). L'Europa è al terzo posto e conta oltre un quinto del PIL mondiale (21,37%). Insieme  rappresentano l' 83,16% del Prodotto Interno Lordo mondiale!
Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca Mondiale a febbraio, gli Stati Uniti restano la più grande economia del mondo. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è quasi un quarto di quello mondiale (24,3%), quasi il 10% in più rispetto alla Cina (14,8%) e il 18% in più rispetto al Giappone (5,9%). Questi primi 10 paesi del mondo: Stati Uniti (18.030 miliardi di dollari) Cina (11.000 miliardi di dollari) Giappone (4.380 miliardi di dollari) Germania (3.360 miliardi di dollari) Regno Unito (2.860 miliardi di dollari) Francia (2.420 miliardi di dollari) India (2.090 miliardi di dollari) Italia (1.820 miliardi di dollari) Brasile (1.770 miliardi di dollari) Canada (1.550 miliardi di dollari) Ma la vera dominatrice à l’Asia: essa rappresenta più di un terzo del PIL mondiale (33,84%) e supera di gran lunga il Nord America (27,95%). L’Europa è al terzo posto e conta per oltre un quinto del PIL mondiale (21,37%). Insieme queste tre regioni rappresentano l’83,16% del PIL mondiale.

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Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca Mondiale a febbraio, gli Stati Uniti restano la più grande economia del mondo. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è quasi un quarto di quello mondiale (24,3%), quasi il 10% in più rispetto alla Cina (14,8%) e il 18% in più rispetto al Giappone (5,9%). Questi primi 10 paesi del mondo: Stati Uniti (18.030 miliardi di dollari) Cina (11.000 miliardi di dollari) Giappone (4.380 miliardi di dollari) Germania (3.360 miliardi di dollari) Regno Unito (2.860 miliardi di dollari) Francia (2.420 miliardi di dollari) India (2.090 miliardi di dollari) Italia (1.820 miliardi di dollari) Brasile (1.770 miliardi di dollari) Canada (1.550 miliardi di dollari) Ma la vera dominatrice à l’Asia: essa rappresenta più di un terzo del PIL mondiale (33,84%) e supera di gran lunga il Nord America (27,95%). L’Europa è al terzo posto e conta per oltre un quinto del PIL mondiale (21,37%). Insieme queste tre regioni rappresentano l’83,16% del PIL mondiale.

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