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Una consolle portatitile "Nintendo 3DS" |
I giochi di avventura, simulazione o strategia aiutano il bambino a sviluppare le capacità di comprendere le situazioni, risolvere i problemi e prendere decisioni.
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Una consolle XBOX |
Per esempio con i cosiddetti giochi "sparatutto", il cui unico obbiettivo è sparare a qualcuno o qualcosa e "non farsi uccidere", si esercitano solo la manualità e la prontezza di riflessi, mentre a lungo andare non si hanno particolari benefici a livello cognitivo.
Diversamente, giochi di avventura,simulazione o strategia, hanno in genere un setting molto complesso, che consente al bambino o all’adolescente di sviluppare la capacità di
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Il videogioco "Bubble Ghost" |
Alcuni videogiochi possono allenare anche la capacità di previsione a breve e a lungo termine, qualità molto ricercata nel mondo del lavoro. "È il caso di quei giochi in cui nessuno dice in anticipo al giocatore quali siano le regole che determinano il comportamento di ogni personaggio: queste devono essere indotte dall’osservazione. Il giocatore deve superare gli ostacoli, ma deve anche venirne a capo, mettendo in atto processi induttivi e prendendo decisioni sulla base di informazioni parziali» continua l’esperto.
LE 10 REGOLE DEL BUON UTILIZZO
I tanto demonizzati videogiochi possono dunque avere anche un ruolo formativo, a patto però di usarli con buon senso!
1. Innanzitutto i genitori non devono abbassare la guardia in relazione al contenuto e al linguaggio, che deve essere adatto all’età. Un gioco ben scelto, fa divertire il bambino e allo stesso tempo può favorire lo sviluppo di competenze
2. Conviene negoziare con il ragazzo un "protocollo d’uso". In ogni caso la regola fondamentale da seguire è quella dell’alternanza tra le varie attività: studio, sport, ecc. Così come può essere controproducente passare cinque ora al giorno ai videogiochi, può essere un segnale di disagio passarle chiusi in camera a leggere, escludendo altre possibili attività conclude Rivoltella.
3. Non permettere al bambino o al ragazzo di giocare con i videogames la sera, prima di dormire. La luce emessa da computer, tablet e smartphone riduce la facilità di rilassarsi e di abbandonarsi a un buon sonno.
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5. Promuovere l’utilizzo dei videogiochi in sfide con amici o fratelli, in modo da rendere il gioco, uno strumento di socializzazione piuttosto che di isolamento.
6. Abituare il bambino alla postura corretta, con la schiena dritta e lo schermo non troppo vicino agli occhi. Anche l’illuminazione deve essere ben dosata: non troppo forte e non al buio. Altrimenti la luce degli schermi può disturbare la vista.
7. Non usare i videogiochi su smartphone e tablet come baby sitter che tengano occupati i bambini al ristorante o in qualsiasi momento della giornata. Sarebbe un incentivo a usarli come antinoia anche in futuro.
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Questi sono i consigli che mi sento di dare a voi genitori, ma nessuno conosce i vostri figli meglio di voi. So che alla loro età le vostre passioni erano ben altre, ma i tempi sono cambiati! Quindi lasciateli giocare come vogliono, ma controllandoli ed insegnandogli a divertirsi in maniera sana ed educativa.
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