Chi si avvicina al biologico fa una scelta di vita che coinvolge a 360°. È una questione di consapevolezza e responsabilità. Non solo il cibo, ma anche la casa e la sua gestione, diventano parte del progetto: ridurre il più possibile in nostro impatto sul Pianeta
Progettare e costruire edifici e spazi di qualità tenendo conto di tutti gli aspetti ecologici relativi alla scelta dei materiali e all’uso delle risorse naturali, nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, del risparmio energetico e della tutela del benessere dell’individuo . Questa è la bioarchitettura.
Chi guarda al biologico, vorrebbe vivere in una casa interamente costruita secondo i criteri della bioarchitettura e della bioedilizia, ma questo è possibile soltanto nel caso in cui si affronti una ristrutturazione radicale o si costruisca da zero. In questo caso, addirittura, si potrebbe puntare ad avere una casa passiva, cioè un edificio a bassissimo consumo energetico ed elevato potenziale termico isolante.
Se all’orizzonte non ci sono lavori in vista, è comunque possibile vivere in modo più sano e responsabile, per noi e per l’ambiente che ci ospita. Ecco qualche consiglio per rendere la nostra casa ecosostenibile:
1. Date un taglio alla bolletta della luce
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2. Stop allo standby
Legambiente ha calcolato che le apparecchiature collegate alla rete consumano l’11% dell’elettricità di una casa, con un costo medio di circa 70 euro l’anno a famiglia. Di tanto in tanto, fate un giro per casa e staccate dalla corrente tutto ciò che non serve sia collegato. Attenzione soprattutto alle consolle dei videogiochi e alle macchinette del caffè. Gli esperti
3. Quanti + nell’etichetta?
Se serve un nuovo elettrodomestico, non fatevi sfuggire l’occasione per acquistarne uno tecnologicamente avanzato, più efficiente e più sostenibile. In Italia gli elettrodomestici bianchi (lavatrice, lavastoviglie, frigorifero) incidono circa del 60% sul consumo domestico. L’etichetta energetica degli apparecchi è un ottimo punto di partenza per fare la scelta giusta: le classi A+, A++ e A+++ sono le più virtuose per efficienza energetica e permettono un maggior risparmio, sia ecologico, sia economico. E non dimenticate di farle partire solo a pieno carico.
4. Occhio al riscaldamento.
Basta abbassare di poco la temperatura domestica per ridurre del 10-20% il fabbisogno energetico per il riscaldamento. Se il riscaldamento è autonomo, ricordatevi di impostare il timer in modo da riscaldare l’ambiente solo quando è abitato. Se è condominiale, regolate le valvole termostatiche sui termosifoni in base a come e quando viene vissuto ciascun ambiente: la valvola si chiude automaticamente quando la temperatura si avvicina a quella desiderata
5. Migliorate l’isolamento
Se non state pensando a una vera e propria ristrutturazione, è comunque possibile pensare a un intervento soft: rinnovate le pareti interne della casa scegliendo un intonaco termico, meglio a base di calce, gesso, sughero e argilla, più naturali. Per imbiancare, preferite pitture e vernici ecologiche, compatibili con il ciclo termico applicato (chiedete a un tecnico qualificato).
6. Uno sguardo alle finestre
Finestre e vetrate sono una voce importante in tema isolamento domestico e, se sostituite con serramenti ad alta efficienza, possono ridurre del 33% il fabbisogno elettrico di tutta l’abitazione. Questo è un buon momento per intervenire, visto che per tutto il 2017 è prevista una detrazione dall’Irpef pari al 65% dalle spese sostenute per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti: riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre comprensive di infissi), installazione di pannelli solari e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Info: Agenzia delle Entrate.
7. Chiudete i rubinetti
Sarà perché in Italia non abbiamo mai avuto problemi di disponibilità di acqua, ma una cosa è sicura, ne sprechiamo troppa! Mentre spazzolate i denti, insaponate i capelli o le stoviglie in cucina, chiudete l’acqua! Preferite la doccia al bagno.
Risparmierete circa il 50% d’acqua! Fate attenzione anche allo sciacquone: se avete il passo rapido, lasciatelo aperto il tempo strettamente necessario, se avete uno scarico con 2 bottoni premete quello con il flusso d’acqua necessario. Sostituire uno scarico monotasto è un intervento semplice e poco oneroso, che vi porterà un notevole risparmio idrico. Così come l’applicazione di un semplice frangigetto ai rubinetti esistenti per arricchire l’acqua con aria, riducendone drasticamente lo spreco.
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I rifiuti diventano invece una risorsa se vengono differenziati in maniera corretta, dando vita a nuovi oggetti riciclati e quindi ecosostenibili. Organizzate uno spazio, se possibile sul balcone, per raccogliere vetro, carta, plastica, umido e generico. Siate ordinati e smaltite spesso quel che avete raccolto. Ricordatevi anche di raccogliere l’olio alimentare esausto e di non gettarlo mai negli scarichi: provoca enormi danni ambientali, sia nelle acque, sia nei terreni. Si può raccogliere in bottiglie di plastica e conferire nelle appositi contenitori a campana (purtroppo rari sul territorio) o nei centri di raccolta.
9. Compostate.
Se siete sostenitori del vivere sostenibile potrete cimentarvi in questa gratificante e semplice attività, anche se avete a disposizione solo un piccolo balcone. Chi ha più spazio può trovare in commercio apposite compostiere, ma il principio è lo stesso.
Per iniziare basta un vaso della dimensione di un secchio, forato alla base e appoggiato su un sotto vaso. Potete raccogliere scarti del verde (fiori e foglie secchi, rametti), scarti di frutta e verdura, gusci di frutta secca, gusci d’uova ed eventualmente anche
carta, basta che non sia plastificata. Evitate carne e pesce, per scongiurare cattivi odori. Dopo 5/6 mesi inizierà a formarsi il terriccio e, dopo un anno, il compost maturo per nutrire fiori e piante.
10. Cambiate detersivi
Preferite detersivi e detergenti ecologici e biologici, ottenuti da materie prime vegetali al 100% e profumati con oli essenziali naturali. Gli eco detergenti rispettano l’uomo e l’ambiente perché sono biodegradabili.
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