giovedì 9 marzo 2017

VECCHIO E' MEGLIO!! QUANDO LA TECNOLOGIA PEGGIORA LA VITA...

SONY PLAYSTATION 1

Sono ancora molte le persone, che per un motivo o per l'altro, sono rimaste legate alle vecchie abitudini, soprattutto per quello che riguarda l'elettronica. Ragazzi che ancora giocano con vecchie consolle, come l'indimenticabile Playstation1, considerata ancora oggi una delle migliori, soprattutto per i meravigliosi giochi che proponeva (magari non erano un granchè a livello grafico, ma per il resto erano stupendi!) 

NOKIA 3310

Oppure basta anche pensare all’entusiasmo con il quale è stato accolto il ritorno del Nokia 3310 (sapete tutti di cosa parlo: quel mattoncino di plastica con 12 tasti, uno schermo che non si rompeva mai e quella batteria infinita, che è stato l’icona di un’epoca). 
 In parte, senza dubbio, è stata una questione di nostalgia. Ma è stato anche perché il 3310 “funzionava”. Sono infatti molti i difetti dei moderni smartphone.  Il riconoscimento delle impronte digitali della Apple che non va proprio bene, come anche il correttore. E sono poche batterie che durano come dovrebbero, nel senso che arrivano a fine giornata.

Se usiamo il metro di valutazione più comune – quante cose ci permette di fare – la tecnologia di consumo diventa sempre più strabiliante. Ma se quel metro diventa l’affidabilità, sembra che stiamo tornando indietro...



LIBRI E VINILI


NEGOZIO DI VINILI
VINILE SUL GIRADISCHI










I prodotti analogici stanno tornando o comunque si rifiutano caparbiamente di morire. Vogliamo parlare dei  dischi in vinile?! Sono di nuovo molto ricercati e valgono ancora una "fracca" di soldi! I "libri di carta" sono tuttora molto più diffusi degli ebook; e quanti di noi sul lavoro portano ancora con se quel piccolo blocchetto? Praticissimo.. quando abbiamo bisogno di scrivere qualcosa prima di dimenticarcene o semplicemente dobbiamo prendere appunti, lo tiriamo fuori e in un baleno abbiamo fatto!
   

"L’analogico ci impone di prendere una decisione, mentre il digitale continua ad allettarci con la promessa della perfezione e della scelta infinita"

TABLET
Più che essere una pura e semplice moda, questo dimostra quanto sono apprezzati gli oggetti più semplici che fanno meno cose. Diversamente da quando stiamo leggendo su un tablet o su un monitor di un computer, se abbiamo in mano un libro non siamo tentati di cliccare su qualcos’altro quando la storia si fa meno appassionante. Su un quaderno è più difficile riformulare una frase rispetto a Word, perciò smettiamo di avere dubbi e continuiamo a scrivere. Le foto non digitali sono più difficili da ritoccare. 
In poche parole, l’analogico ci impone di prendere una decisione – se leggere quel libro, scrivere quella frase, scattare quella foto – mentre il digitale continua ad allettarci con la promessa della perfezione e della scelta infinita. Quindi il problema non è che la Apple non ha ancora perfezionato il riconoscimento delle impronte digitali (o qualsiasi altra cosa), ma che la traiettoria che sta seguendo, quella verso un congegno che fa tutto perfettamente,  ha un obiettivo irraggiungibile e quindi è destinata a non soddisfarci mai.

  


NEL MONDO DELL'ASTRAZIONE

Dietro tutto questo c’è il fatto che, anche se crediamo di vivere in una società materialista, ma in realtà,  non siamo abbastanza materialisti. Anzi, abbiamo standard di giudizio piuttosto bassi sugli oggetti che otteniamo in cambio del nostro denaro e sulla qualità delle esperienze sensoriali che ci offrono. Grazie a internet e alla pubblicità, che ci vendono una promessa di felicità e successo piuttosto che gli oggetti stessi, viviamo sempre più nel mondo dell’astrazione. Gli oggetti in sé spesso non valgono nulla.

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