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SONY PLAYSTATION 1 |
Sono ancora molte le persone, che per un motivo o per l'altro, sono rimaste legate alle vecchie abitudini, soprattutto per quello che riguarda l'elettronica. Ragazzi che ancora giocano con vecchie consolle, come l'indimenticabile Playstation1, considerata ancora oggi una delle migliori, soprattutto per i meravigliosi giochi che proponeva (magari non erano un granchè a livello grafico, ma per il resto erano stupendi!)
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NOKIA 3310 |
Oppure basta anche pensare all’entusiasmo con il quale è stato accolto il ritorno del Nokia 3310 (sapete tutti di cosa parlo: quel mattoncino di plastica con 12 tasti, uno schermo che non si rompeva mai e quella batteria infinita, che è stato l’icona di un’epoca).
In parte, senza dubbio, è stata una questione di
nostalgia. Ma è stato anche perché il 3310 “funzionava”. Sono infatti molti i difetti dei moderni smartphone. Il riconoscimento delle impronte digitali della Apple che non va proprio bene, come anche il correttore. E sono poche batterie che durano come dovrebbero,
nel senso che arrivano a fine giornata.
Se usiamo il metro di valutazione più comune – quante cose ci permette di fare – la tecnologia di consumo diventa sempre più strabiliante. Ma se quel metro diventa l’affidabilità, sembra che stiamo tornando indietro...
LIBRI E VINILI
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NEGOZIO DI VINILI |
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VINILE SUL GIRADISCHI |
I prodotti analogici stanno tornando o comunque si rifiutano caparbiamente di morire. Vogliamo parlare dei dischi in vinile?! Sono di nuovo molto ricercati e valgono ancora una "fracca" di soldi! I "libri di carta" sono tuttora molto più diffusi degli ebook; e quanti di noi sul lavoro portano ancora con se quel piccolo blocchetto? Praticissimo.. quando abbiamo bisogno di scrivere qualcosa prima di dimenticarcene o semplicemente dobbiamo prendere appunti, lo tiriamo fuori e in un baleno abbiamo fatto!
"L’analogico ci impone di prendere una decisione, mentre il digitale continua ad allettarci con la promessa della perfezione e della scelta infinita"
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TABLET |
In poche parole, l’analogico ci impone di prendere una decisione – se
leggere quel libro, scrivere quella frase, scattare quella foto – mentre
il digitale continua ad allettarci con la promessa della perfezione e
della scelta infinita. Quindi il problema non è che la Apple non ha
ancora perfezionato il riconoscimento delle impronte digitali (o
qualsiasi altra cosa), ma che la traiettoria che sta seguendo, quella
verso un congegno che fa tutto perfettamente, ha un obiettivo
irraggiungibile e quindi è destinata a non soddisfarci mai.
NEL MONDO DELL'ASTRAZIONE
Dietro tutto questo c’è il fatto che, anche se crediamo di vivere in
una società materialista, ma in realtà, non siamo abbastanza materialisti. Anzi, abbiamo standard di giudizio piuttosto bassi sugli oggetti che
otteniamo in cambio del nostro denaro e sulla qualità delle esperienze
sensoriali che ci offrono.
Grazie a internet e alla pubblicità, che ci vendono una promessa di
felicità e successo piuttosto che gli oggetti stessi, viviamo sempre più
nel mondo dell’astrazione. Gli oggetti in sé spesso non valgono nulla.
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